Votes taken by Muesli

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    Ciao Sampei, l’umidificatore sotto credo che ne prenderó uno meno ingombrante per guadagnare spazio per i ripiani. Anche se in questo modo ho spazio per 12 forme. Non credo che avró il tempo di riempirlo prima di papparne qualcuna. La luce ha un interruttore che accendo soltanto all’occorrenza.
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    Ciao a tutti, finalmente dopo tanto ho finalmente finito i lavori (a tempo perso) sul mio nuovo stagionatore. Ho acquistato un frigo vetrina usato da una gastronomia che aveva bisogno di cambiarlo. Avevo il sogno di poter osservare le mie forme in stagionature dall’esterno senza aprire la porta cambiando così le condizioni all’interno. Ho modificato il termostato acquistandone uno online. Ho inserito all’interno un umidificatore anch’esso azionato da un igrostato. Entrambi i valori umidità e temperatura vengono letti all’esterno. Ho notato peró che soprattutto nella fase iniziale di stagionatura l’umidificatore lavora molto poco vista l’umidità della forma all’interno. Ho modoficato i ripiani con delle tavolette di legno di abete (per il momento ho trovato soltanto quelle). Ho inserito inoltre una lastra di plexiglass sotto la centola per distribuire il ricircolo dell’aria evitando il flusso diretto sulle forme. Spero di vedere e soprattutto assaggiare presto i risultati. Buon formaggio a tutti!D5C5FC69_74BF_4054_A43D_9ABAB80465001BB484C8_19CF_47E4_AA7F_C7BD059DE6C5
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    Eccomi arrivo anch’io con le mie scelte...
    Crosta lavata: Morbier
    Crosta fiorita: Brie
    Pasta filata: Ragusano
    Erborinato: Gorgonzola
    Semi stagionato: Ubriaco

    In bocca a lupo a tutti!!
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    Ci sono anch’io! Stavolta si riparte a tutta!!
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    Che belle Piercolo..complimenti! Mai viste a forma esagonale...proprio particolari!
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    Ragazzi vi posto la foto di uno dei taglieri offerti ieri per la cena!


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    In senso orario dall'alto: grana di pecora, pecorino di filiano, caciotta stagionata sottovuoto con crusca e caciotta stagionata sotto strutto e spezie.
    I commenti sono stati più che positivi...sono rimasti a bocca aperta soprattutto sugli ultimi di cui l'odore pungente la faceva da padrone su tutta la tavola.

    Super soffisfatto!
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    Sará fatto capo!!
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    Eccolo..finalmente dopo quasi 4 mesi di stagionatura posso mostrarvi e descrivervi la mia forma di scoparolo.
    A prima vista la crosta sembra farinosa si come l'originale ma decisamente piú chiara di colorazione.



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    Al taglio la crosta si presenta non dura e la pasta gessosa e a scaglie nonostante morbida e non secca.


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    Il profumo di latte di pecora è forte ma delicato al tempo stesso (non di stalla per intenderci) dovuto forse alla quantitá dei fermenti inoculati durante la produzione.

    Il sapore è da OH MIO DIO!! Il formaggio si scioglie in bocca un sapore forte che all'istante riempie tutta la bocca di latte. Poi si sprigionano sentori piú morbidi primaverili di erba. Ho quasi l'impressione che sia leggermente salato ma probabilmente è dovuto al forte sapore del formaggio.

    Nin riesci bene a concentrarti sui sapori perchè vuoi subito un altro pezzo in bocca. Questa sera ho organizzato una degustazione con i colleghi..vi farò sapere le impressioni.
    Sono proprio soddisfatto.
    Ora dovrei provare ad aggiustare di sale e a trovare il modo di scurire la crosta.

    Scusate se non sono stato proprio bravo nella descrizione dei sapori, ma è difficile rendere l'idea da lontano.

    Ecco una foto nel detaglio.


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    Vincenzo ho sei problemi. La cagliata mi è venuta molto molto morbida..dopo i 10 min di riposo i chicchi non si erano agglomerati tra loro o comunque in maniera molto soffice. Dopo averla messa in fuscella non riesco ancora a girarla per quanto si sfalda..non capisco..il siero è bianco latte..di cagliata me ne è venuta tantissima..bhò
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    Ho tagliato la mia prima creazione in termini di pecorino...non stavo piú nella pelle dovevo sapere...la prima scusa è stata buona. Ammetto che dopo tre mesi è ancora un pochino giovane ma dall'aspetto, la compattezza che si sentiva sul sottocrosta e il profumo inebriante, a tratti pungente che emanava mi ha spinto a prendere il coltello.

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    L'ultima cappatura risale precisamente a una settimana fa.

    Dopo il taglio si nota un occhiatura diffusa..il profumo è inebriante si diffonde dappertutto.

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    Sono riuscito a raggiungere proprio la consistenza che volevo in almeno uno dei miei formaggi...gessoso...praticamente si rompe a scaglie ma si scioglie in bocca non appena si appoggia sulla lingua.
    Al gusto è qualcosa di indescrivibile..Si riesce a sentire il latte i pascoli all'aperto, l'erba fresca, il profumo dei fiori di montagna. Salato al punto giusto, per nulla amaro. Posso ammetterlo ho trovato il PECORINO CHE FA PER ME!!

    Vincenzo non so come ringraziarti per ciò che sei riuscito a farmi creare.

    P.S. Non prendetemi per pazzo ma stavo per commuovermi dopo averlo assaggiato..sará tutta la cura e la costanza che richiede durante la stagionatura, cappature ecc..sento ancor piú il fatto che è una mia creazione.
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    Apro questa discussione in un periodo in cui mi sto facendo prendere la mano dalle varie tecniche di affinatura. Semplicemente variando alcune tecniche di conservazione durante la stagionatura si riescono ad ottenere sfumature nei sapori molto caratterizzanti anche partendo dalle stesse produzioni.

    Fatta questa premessa vi decrivo due mie realizzazioni ancora in fase di test.
    Sono partito seguendo la procedura della caciotta da latte vaccino.
    Ho realizzato dalla stessa produzione due che ho messo a stagionare in ambiente a 11\12° e 85% di umiditá. Dopo 2 mesi esatti le forme sono ricoperte di muffa e con una crosta ben formata (in realtá sarebbe bastato anche un mese e mezzo circa). A questo punto ho spazzolato via la muffa per bene dalle forme e le ho trasferite in due grossi barattoli di vetro. Nel primo ho ricoperto completamente la forma di olio extra vergine di oliva mentre per il secondo ho realizzato un composto di strutto e un mix di erbe aromatiche (rosmarino,timo,salvia e semi di finocchio).
    Attualmente le due forme aono ancora in affinatura. Quella con l'olio emana un profumo sempre piú forte e deciso. Le terrò circa 90 giorni. Vi terrò aggiornati e soprattutto cercherò di descrivervi i sapori.
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    Appena terminata la stagionatura di due caciotte. Realizzate partendo da 15 l di latte crudo vaccino. Ho ottenuto due forme da 1,1 kg pesate dopo 3 ore di stufatura. Continuando con le mie sperimentazioni realizzarò due tecniche di affinatura diverse, una stagionando con foglie di alloro e una con cusca di grano. Vi terrò aggiornati!




    Vi ho allegato anche una foto della panna che si era formata sul latte dopo una nottata di riposo in frigo.. :D
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    Grazie mille. Ma comunque ad un tempo cosí lungo non ci sarei mai arrivato :P :D
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    Allego il taglio delle due forme.
    Come previsto da superakuma la muffa in quella alle noci è penetrata all'interno nei gheriglisui bordi. Starò attento nel mangiarla.
    A distanza di 30 giorni dalla realizzazione. Adesso le metterò sotto vuoto.

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    Ciao Vincenzo, questa ricetta mi sembra molto interessante e penso che domani la metterò in pratica. Sapresti darmi dei consigli riguardo i fermenti termofili? E' un problema se non li aggiungo? non li ho mai utilizzati e non saprei dove reperirli.
    Inoltre per quando riguarda il caglio, ho sempre usato quello con la boccetta gialla (per intenderci) sapresti dirmi se in questo caso è assolutamente inutilizzabile oppure riuscirei ad utilizzare qualcosa comunque di qualità?
    Grazie
17 replies since 14/6/2015
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